Archivio
Preghiere anno B
2^ Domenica di Avvento
La Preghiera
da SdP
433
Al profeta Giovanni il Battista
Dio ha affidato un compito:
preparare la strada alla tua
venuta, Gesù.
Non si tratta di un annuncio
qualsiasi
perché quel che sta per accadere
cambierà per sempre lo storia del
mondo.
In te Dio si fa vicino,
diventa un uomo come noi.
In te Dio rivela il suo volto
autentico
ed offre misericordia e grazia
a quanti lo accolgono con cuore
sincero.
Nulla, dunque, sarà più come
prima,
tutto risulterà trasformato.
Ecco perché l'invito pressante
a orientare tutta l'esistenza
verso questa novità,
a fare il possibile,cioè, per
togliere
tutto ciò che ostacola,
impedisce e ritarda l'incontro
con te.
A distanza di duemila anni
lo voce del Battista non si è
spenta.
Attraverso di essa, o Gesù, tu ci
chiedi di aprirci
alla tua Parola che scandaglia
le profondità dell'anima,
e all'azione dello Spirito Santo
che risana e trasfigura la nostra
esistenza.
Sapremo prendere sul serio
la tua Buona Notizia?
Metteremo i nostri ,passi
sul percorso che disegni davanti
a noi?
AMEN!
Immacolata Concezione
La Preghiera
da SdP
433
Noi ci rivolgiamo a te, Maria,
Vergine Immacolata,
perché tu sei per noi un'icona di
speranza.
Ogni giorno noi sperimentiamo
lo realtà del male che ferisce e
lacera,
e conosciamo da vicino lo nostra
debolezza
e le nostre infedeltà.
Per questo talvolta siamo tentati
di pensare
che il potere della cattiveria è
ineluttabile.
Tu, donna della speranza,
ci mostri com'è possibile
accogliere con gioia il progetto
di Dio.
Tu ci indichi la strada della
fedeltà assoluta,
dell'adesione generosa, della
trasparenza totale.
Noi ci rivolgiamo a te, Maria,
Vergine Immacolata,
perché tu sei per noi un'icona di
grazia.
Dio mantiene le sue promesse
e conduce lo storia per sentieri
nuovi:
oggetto del suo amore smisurato,
tu hai potuto respirare la sua
tenerezza
e aprirti con gioia fiduciosa
alla sua volontà
e al suo disegno di salvezza.
AMEN!
3^ Domenica di Avvento
La Preghiera
da SdP
433
Sei tu, Gesù, lo luce del mondo:
tu illumini lo nostra storia
e ci fai intravedere un
compimento,
tu diradi le tenebre che ci
gettano
nella paura e nel
disorientamento.
tu rischiari le zone oscure della
nostra esistenza
e ci strappi dal potere del male.
Sei tu, Gesù, la luce del mondo:
nessuno può illudersi di prendere
il tuo posto.
A ognuno di noi spetta, invece,
il ruolo di Giovanni il Battista:
riconoscere con semplicità
di essere solo dei testimoni,
umili e felici,disponibili e
pronti.
Così,chi cerca la luce
potrà rallegrarsi delle
indicazioni
che saremo in grado di fornirgli.
Chi desidera vedere il volto di
Dio
affretterà il suo passo sulla
strada
che anche noi stiamo percorrendo.
Sei tu, Gesù, lo luce del mondo:
e per noi è bello vedere
la vita con i tuoi occhi limpidi,
leggere lo storia con il tuo
sguardo profondo,
attraversare le zone impervie
e anche i passaggi dolorosi
potendo contare sulla tua
presenza.
Sei tu, Gesù, lo luce del mondo,
e a ognuno tu affidi un raggio
della tua bontà,
della tua grazia e della tua
gloria.
AMEN!
4^ Domenica di Avvento
La Preghiera
da SdP
433
L'annuncio della tua nascita, o Gesù,
avviene in modo semplice e quasi
dimesso:
non v'è nulla di mirabolante e di
sfolgorante,
nessuna esibizione di potenza,
eppure, in un racconto così
sobrio, noi possiamo cogliere
la grandezza di un mistero
d'amore
che diventa realtà.
Dio entra nella vita di Maria,
tua Madre,
con un messaggio di gioia e di
grazia.
A lei,
giovane donna di un oscuro
villaggio della Galilea,
promessa sposa di Giuseppe,
chiede di partecipare
al suo progetto di salvezza,
un disegno troppo stupendo
per poter essere compreso ed
abbracciato in ogni sua parte.
Ecco perché le viene domandato
di fidarsi di Dio, di mettersi
nelle sue mani,
di lasciare che lo Spirito agisca
nella sua esistenza,
di lasciarsi coprire dall'ombra
dell'Altissimo.
Anche a noi, Gesù,
il Padre ha assegnato un ruolo
nel suo piano d'amore.
Anche a noi viene offerta la
possibilità
di sperimentare la fiducia,
di abbandonarci senza remare
alla volontà di Colui che
costruisce un futuro di gioia
per tutta l'umanità.
AMEN!
Solennità della Santissima Madre
di Dio
La Preghiera
da SdP 433
Nel cominciare questo nuovo anno,
noi non possiamo fare a meno,
Signore,
di volgerci indietro e di
guardare
alla carovana dei giorni che ci
lasciamo alle spalle,
ai momenti difficili di
trepidazione e di paura,
al carico pesante dei giorni
oscuri,
ai sogni infranti, alle promesse
non mantenute,
ai progetti rimasti sulla carta.
Eppure, Signore, nonostante tutto
noi non vogliamo lasciarci
catturare dalla paura,
dalla delusione o dal disincanto.
Sì,noi osiamo sperare che verrà
quel giorno
in cui vedrà la luce una nuova
terra
e in cui questo mondo lascerà il
posto
ad un giardino di pace e di
giustizia.
Nel cominciare questo nuovo anno
ci lasciamo prendere per mano da
Maria,
tua Madre.
Da lei impariamo a custodire
ogni frammento prezioso della
nostra esistenza
e a collegarlo con la tua Parola
perché emerga un percorso di
grazia,
rischiarato dalla tua luce.
Da lei impariamo ad esprimere
il canto della lode e della
riconoscenza,
a dar voce alla gioia dei poveri
che riconoscono la forza del tuo
amore.
AMEN!
Epifania del Signore
La Preghiera
da SdP
433
Nelle notti del mondo,
quando tutto tace,
i Magi hanno rivolto lo sguardo
al firmamento
e hanno scoperto la tua stella, o
Signore,
una stella così diversa da tante
altre
che pur brillano nel cielo.
Per questo si sono messi in
cammino,
e hanno affrontato i disagi di un
viaggio inedito,
denso di fatiche ma anche di
sorprese.
E la storia dei Magi è lo stessa
storia
di tutti quelli che attendono un
segno,
per partire e lasciarsi guidare
dalla fiamma del desiderio.
Per le strade del mondo,
nelle contrade più lontane,
hanno posto una domanda che
bruciava loro in petto
finché hanno trovato
l'indicazione che cercavano.
Essa è lo storia di uomini
misteriosi,
venuti dall'Oriente,
ma è anche lo storia di tutti
quelli
che non si lasciano intimorire
perché sono abitati da una sete
profonda.
In mezzo a tante case hanno
individuato il luogo
in cui tu, Signore, li attendevi.
Ti hanno riconosciuto e adorato,
e hanno provato finalmente una
grande gioia.
La storia dei Magi è la storia,
insomma,
di tutti i pellegrini che
approdano alla fede.
E' lo nostra storia, o Signore!
AMEN!
Battesimo di Gesù
La Preghiera
da SdP
434
E' al fiume Giordano, Gesù,
che tu oggi ci dai appuntamento.
Ti mescoli alla folla dei
peccatori disposti a cambiar vita,
a prendere sul serio l'appello
del Battista,
e a farsi battezzare per
esprimere lo loro decisione
di liberarsi dal peccato.
Per questi uomini e per queste
donne
tu sei venuto, o Gesù, per
offrire misericordia e grazia,
per rivelare un Dio tenero e
compassionevole.
E' al fiume Giordano, Gesù,
che lo Spirito scende su di te
e il Padre ti riconosce come il
Figlio,l'Amato,
mandato a realizzare il suo
progetto d'amore.
E' così che comincia lo tua
missione,
è a partire da quel momento che
tu dissemini
intorno a te gesti e parole di
speranza.
E' dal fiume Giordano, Gesù,
che comincia il tuo viaggio tra
le nostre debolezze,
le nostre malattie, le nostre
fatiche e speranze.
Lotterai a mani nude contro il
male e lo morte
e con lo forza dell'amore ci
aprirai lo via della vita.
AMEN!
2^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
434
E' Giovanni il Battista, Gesù,
a fornire l'indicazione attesa
perché è lui
che riconosce in te l'
"Agnello di Dio".
Ed è sulla sua parola che i due
discepoli
si mettono sulla strada e ti
seguono.
La storia della fede comincia
proprio così:
muovendo i nostri passi sulle tue
orme,
accettando di venirti dietro,
mossi da un desiderio importante,
quello di conoscerti e di stare
con te.
No, non c'è nulla di magico, di
istantaneo!
Una relazione non s'improvvisa:
ci vuole tempo se si vuole
entrare nel mistero d'una persona
e poi bisogna esser pronti
ad accogliere un dono insperato.
Le domande, a questo punto,
s'incrociano tra di loro.
Tu ti accorgi quando qualcuno
vuole veramente incontrarti
ed è disposto a lasciare ogni
cosa
pur di trovare il tesoro più prezioso.
Sì,perché sei proprio tu
il destinatario della nostra
attesa,
tu il Maestro che pronuncia
parole
che scandagliano l'esistenza,
tu la Guida che conduce per
sentieri sconosciuti,
tu il Messia,l'Inviato di Dio,
capace di trasformare la vita
facendoci partecipare
all'avventura del Regno.
AMEN!
3^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
434
Il tuo non è un messaggio qualsiasi.
Ogni giorno veniamo bombardati da
parole
accompagnate da immagini
seducenti
che si propongono di piegarci a
qualche scopo preciso.
Vogliono catturare il nostro consenso.
per costruire il potere di
qualcuno
o raggiungere il nostro
portafoglio
per accaparrarsi il denaro che
abbiamo.
Talvolta si tratta di idee
luccicanti
lanciate in modo sofisticato
per guadagnare seguaci a questo o
a quel sistema.
Tu ci porti un "Vangelo",
una Buona Notizia,
che può realmente trasformare la
nostra esistenza.
Ci riveli che Dio è all'opera,
agisce in mezzo a noi,
e offre a tutti la possibilità
di una pienezza e di una gioia
sconosciute.
Non c'è nulla che possa fermarlo,
nessuno che possa impedire il
realizzarsi dei suoi progetti.
Ma Egli vuole fare appello alla
nostra libertà,
alla nostra decisione.
Niente sarà come prima, Gesù,
se accetteremo di metterei nelle
tue mani.
Tu però non ci proponi
un'esperienza passeggera,
non ti accontenti dello slancio
di un momento.
Solo se siamo pronti a lasciare
tutto per te,
assaporeremo il gusto di un mondo
nuovo.
AMEN!
4^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
434
Non mancano le esperienze oscure
in cui entriamo liberamente, un
po' per curiosità,
un po' per scelta, sicuri di
poterle gestire e di uscirne
quando e come vorremo.
E invece, Gesù, finiamo per
saggiare
le conseguenze dolorose dei
nostri sbagli:
credevamo di possedere istanti
esaltanti ed ebbrezze magiche
e finiamo con l'essere posseduti
da voglie insane,
da bramosie senza limiti,
posseduti dalle cose accumulate
senza ritegno,
posseduti da piaceri cui non
mettiamo argini,
posseduti dal male compiuto
impunemente,
sporcati, resi impuri fin nel
profondo dell'anima.
Solo tu, Signore Gesù, puoi
strapparci
alle catene costruite con le
nostre mani.
Solo tu puoi riportarci sui
sentieri abbandonati,
con superbia ed arroganza,
illusi di potercela fare da soli.
Solo tu puoi donarci di nuovo una
pace da tempo sconosciuta.
La tua Parola ci regale
uno sguardo limpido e un cuore
retto,
e il tuo amore ridesta
la nostalgia di un'autentica
libertà.
AMEN!
5^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
434
La tua giornata a Cafarnao, Gesù,
ci mostra qual è l'anima segreta
della tua missione.
Tu non sei venuto a compiere un
viaggio frettoloso tra noi,
ma per condividere da vero
fratello
la nostra condizione di uomini
segnati dalla fragilità,
sottomessi al peccato,
prigionieri della sofferenza,
umiliati da fardelli troppo
pesanti.
Tu sei venuto per strapparci
a tutto ciò che deturpa e devasta
lo nostra esistenza
e farei assaporare la dignità e
la grandezza
di una nuova identità, quella di
figli,
oggetto di una bontà e
misericordia sconfinate,
quella di fratelli chiamati alla
generosità e al perdono.
Ecco perché nella dura lotta
che ingaggi contro il male, tu
hai più bisogno che mai
di tener costantemente desta la
tua relazione con il Padre.
E' il suo amore, infatti, a
muovere ogni tuo gesto,
ad ispirare ogni tua parola.
E' il suo disegno di salvezza che
tu vuoi portare a compimento.
E' il suo volto che desideri rivelare
ad ognuno di noi.
AMEN!
7^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Sdp
434
Se te l'hanno portato, Gesù,
è perché da solo non avrebbe mai
potuto raggiungerti.
Ma si sono trovati davanti un
ulteriore ostacolo:
una folla che faceva ressa
e ostruiva ogni passaggio.
E tuttavia non si sono arresi:
hanno scoperchiato il tetto e te
l'hanno calato davanti.
Gesti un po' folli,ma dettati
dalla fede in te,
nella tua parola che guarisce da
ogni male...
E' proprio per questo che sono
venuti:
perché tu gli restituisca l'uso
delle gambe,
perché possa a tornare a
percorrere le strade degli uomini.
Quello che tu solo vedi, però,
è un'altra debolezza cronica che
ha intaccato
la vita del paralitico e
gl'impedisce
di camminare per le vie di Dio,
le sole che portano alla vita.
Ecco perché cominci con il
trasmettergli il perdono
e solo dopo ridoni ai suoi arti
la forza perduta.
In fondo è proprio per questo
che tu sei venuto in mezzo a noi:
per strapparci da ogni paralisi
che c'impedisce di venirti
incontro,
per liberarci da tutto ciò che
blocca
il nostro corpo e il nostro
spirito.
AMEN!
1^ Domenica di Quaresima
La Preghiera
da Sdp
435
La tua missione è appena cominciata, Gesù,
e lo Spirito ti spinge nel
deserto perché tu sia messo alla prova
e conosca il tempo oscuro della
tentazione.
Sei un uomo, come ognuno di noi,
e quindi devi fare i conti con
tutto ciò che ostacola
la fedeltà al progetto di Dio.
Il compito che ti è affidato non
è facile:
annuncerai un Dio che si fa vicino
per liberare l'uomo dal potere
del male,
un Dio disposto a lottare a mani
nude,
contro la cattiveria e l'egoismo,
un Dio pronto a scontrarsi con le
malattie e la morte.
Porterai una Buona Notizia
che può trasformare la vita,
ma solo se si è disposti ad
imboccare con risolutezza
una nuova strada e lasciarsi
guidare dalla tua Parola.
Chiederai di riporre in te una
fiducia totale,
a tutta prova, quella fiducia che
tu, per primo,
sei chiamato a vivere nei
confronti del Padre tuo.
Luogo di prova, il deserto porta
allo scoperto
il legame tenace che ti unisce al
Padre,
quell'amore che guiderà ogni tuo
passo"
quell'obbedienza filiale
che ti renderà vittorioso su
Satana.
AMEN!
2^ Domenica di Quaresima
La Preghiera
da Sdp
435
E' a Gerusalemme, o Gesù,
che lo tua missione troverà
compimento.
E' quello il luogo in cui,
dopo esserti offerto interamente
per lo salvezza del mondo,
conoscerai una morte dolorosa
ma anche lo gloria della
resurrezione.
Quel che accade sul monte,
dunque,
è solo un anticipo donato ai
discepoli,
che saranno testimoni della tua
angoscia
e delle tue sofferenze.
Ecco perché lo proposta di Pietro
è priva di senso,
dettata solo dallo spavento che
prova di fronte
ad una situazione imprevista e
indicibile.
La luce che irraggia dalla tua
persona, Gesù,
non dovranno dimenticarla
quando l'oscurità piomberà sulla
terra
e il tuo corpo recherà i segni
di una violenza ingiusta scatenata
contro di te.
La voce del Padre che riconosce
in te il Figlio
non potranno ignorarla quando il
tuo volto,
privato di ogni bellezza, sarà
reso irriconoscibile
dal sangue e dal sudore di morte,
dagli spasmi dell'agonia.
L'uomo dei dolori è il Figlio
che si dona fino all'ultimo.
AMEN!
3^ Domenica di Quaresima
La Preghiera
da Sdp
435
Quel giorno tu hai rivelato, o Gesù,
quanto ti stia a cuore
un rapporto autentico con il
Padre tuo,
quanto ti addolori constatare che
gli uomini
d'ogni tempo tentino di
appicicargli maschere mostruose
che coprono e tradiscono i suoi
IineamentL
E non c'è nulla che deturpi la
relazione con Dio
più del tentativo, più o meno
scoperto,
di renderla una transazione
commerciale.
Il Padre non ha bisogno
delle nostre offerte e dei nostri
sacrifici:
quello che desidera, infatti,
è un legame d'amore che investe
tutta la persona
e non tocca semplicemente il
portafoglio
Il Padre non cerca adoratori
interessati,
illusi di poterlo piegare ai
propri progetti,
ma figli disposti a compiere la
sua volontà
e a realizzare il suo progetto a
qualsiasi costo.
Il tuo gesto violento, quel
giorno,
deve aver scandalizzato molto
e creato non pochi problemi.
E tuttavia esso era dettato
solamente dall'amore,
dal desiderio di veder sorgere
una comunione intensa,
all'insegna della libertà.
AMEN!
4^ Domenica di Quaresima
La Preghiera
da Sdp
435
Tu verrai innalzato, Gesù,
ma non su un trono per esercitare
la forza
e piegare tutti alla tua volontà.
E' sulla croce che terminerà la
tua esistenza terrena,
su un patibolo inventato per
umiliare
i vinti e i sottomessi con una
morte atroce.
Eppure, paradossalmente,
proprio accogliendo un Messia
condannato,
ingiuriato e straziato,
gli uomini e le donne di ogni
tempo
troveranno misericordia e vita.
Tu verrai fermato, Cesù,
e inchiodato crudelmente ad un
legno,
nell'illusione di metterti a
tacere, una volta per tutte.
Eppure proprio quando il male
sembrerà vittorioso
Tu manifesterai il potere
dell'amore,
un potere che si esprime con il
dono totale di sé.
Davanti a te, in ogni caso,
ognuno è chiamato a prendere
posizione
e noi tocchiamo con mano il
mistero del rifiuto,
legato alla nostra libertà.
Sei tu la luce del mondo:
luce che non ferisce,ma
rischiara,
luce che non colpisce ma porta
fiducia.
E tuttavia le tenebre non possono
sopportarla
perché essa le smaschera.
AMEN!
5^ Domenica di Quaresima
La Preghiera
da Sdp
435
Per questo tu sei venuto:
perché quest'ora si compia e si
realizzi
il disegno d'amore che il Padre
ti ha affidato.
E' un'ora di tenebre,
ma proprio in essa si manifesta
una luce meravigliosa
e lo nostra storia viene
rischiarata
e trova un senso e una direzione.
E' un'ora in cui il male, lo
violenza e la cattiveria
sembrano prendere il sopravvento,
eppure proprio attraverso di essa
veniamo liberati da tutto ciò
che attenta alla nostra felicità
ed appare in piena luce lo nostra
dignità di figli.
E' un'ora di dolore in cui
l'Innocente
viene ingiustamente colpito,
umiliato e calpestato,
eppure proprio da essa
sorge un'umanità nuova e nasciamo
alla speranza.
E' un'ora di morte, e di una
morte atroce
preceduta da angoscia, tristezza
e abbandono,
eppure proprio da questo baratro
sgorga una vita,
una pienezza sconosciuta,
una forza indicibile
che nulla potrà mai fermare.
AMEN!
Domenica delle Palme
La Preghiera
da Sdp
435
Ti acclamano come il Messia,
l'atteso discendente di Davide,
eppure tu sai bene che la tua
vita
non terminerà con un percorso
trionfale,
ma con una salita dolorosa
verso il Calvario, luogo
dell'esecuzione.
Si attendono un segno di forza
che rompa ogni dubbio, cancelli
ogni equivoco
e dichiari il tuo ruolo, lo tua
dignità.
Ma tu sei pronto a percorrere un
sentiero irto e difficile
in cui apparirai come il debole,
il perdente,
come lo sconfitto tolto di mezzo.
Ti dichiarano il loro entusiasmo
con gesti solenni ricolmi di
deferenza e rispetto,
ma ben presto saranno grida di
morte
a risuonare nelle tue orecchie
e a percuotere il tuo animo.
Tu accetti l'accoglienza festosa
che ti viene riservata,
ma nello stesso tempo sei pronto
ad affrontare anche
l'ingratitudine,
l'abbandono da parte di tutti,
la crudeltà che si scatena
ingiustamente contro di te.
Non fai nulla per incentivare
sogni di gloria, illusioni di
indipendenza:
a dorso di un asino ti riveli
come Re mite,
che condivide la sorte dei piccoli
e dei poveri.
AMEN!
Venerdì Santo
La Preghiera
da Sdp
435
Dal tuo fianco squarciato, Gesù,
escono sangue e acqua,
immagine dello Spirito e dei
Santi Sacramenti,
ultimi doni che tu fai
all'umanità,
lavacro che rigenera a vita
nuova.
Ecco perché, oggi, giorno
consacrato al ricordo
della tua passione e morte,
io mi metto ai piedi della croce.
Contemplo il tuo Corpo,
denudato e inchiodato al patibolo,
riconosco i segni delle
battiture,
le lacerazioni aperte dai
flagelli,
e, sul tuo capo, la corona di
spine,
macabra invenzione dei soldati
per dire il loro dileggio
e provocarti ulteriori
sofferenze.
Non posso fare a meno di pensare
quanta consolazione, quanta
speranza
ha trasmesso questo corpo
che ora è percorso dallo spasimo
dell'agonia.
Non posso dimenticare la forza
liberante che ha emanato,
la compassione che l'ha abitato,
il contatto che ha cercato con
tutti i sofferenti.
Ma sono qui soprattutto perché
voglio essere bagnato
da quel sangue e da quell'acqua
che lavano la mia esistenza
e le offrono la possibilità di
attingere
alla vita stessa di Dio.
AMEN!
Veglia Pasquale
La Preghiera
da Sdp
435
In questa veglia, Signore, crocifisso e risorto,
tu apri i nostri cuori alla
speranza
e infondi in noi una forza e una
gioia indicibili.
No, non ci fanno più paura
le notti che dovremo
attraversare,
le zone buie nelle quali ci
troveremo,
confrontati come tutti gli uomini
con lo fatica e la sofferenza.
Tu hai acceso per noi un fuoco,
che scioglie le nostre membra
indurite dal freddo
dell'egoismo e della cattiveria.
Tu ci offri una luce che
rischiara il nostro cammino...
No, non ci fanno più paura
i lunghi silenzi che dovremo
affrontare
quando non abbiamo facili
risposte
di fronte al dolore degli uomini,
di fronte alla miseria del mondo.
Tu pronunci una parola d'amore,
culmine di una lunga storia
in cui Dio si fa compagno di
strada,
nostro alleato e liberatore.
Non, non abbiamo paura neppure
dei deserti
che pur dovremo percorrere:
la tua acqua estingue ogni sete e
ogni arsura...
E quando ci fermeremo,
sfiniti dalla fame e dalla
stanchezza,
tu preparerai per noi lo mensa
e spezzerai per noi il Pane,
il tuo Corpo sprezzato per la
nostra salvezza.
AMEN!
DOMENICA DI PASQUA
La Preghiera
da Sdp
436
E' ancora notte quando Maria
viene al tuo sepolcro, Gesù,
e lo trova spalancato e vuoto.
E non le resta che pensare
al furto del tuo corpo senza
vita.
E' ancora buio dentro e fuori di
lei:
sono le tenebre che avvolgono il
suo cuore
da quando ha visto il succedersi
di avvenimenti drammatici,
culminati nella tua morte sulla
croce.
L'oscurità avvolge anche gli
animi dei due discepoli
che corrono alla tua tomba
per constatare di persona.
I teli e il sudario sono lì a
testimoniare
che tu non ne hai più bisogno
perché la morte è stata sconfitta
e tu ora vivi, risorto, nella
gloria.
Ed è proprio lì dentro il luogo
in cui avrebbero voluto
seppellire
ogni tua parola e ogni tuo gesto,
il tuo Vangelo e la speranza
che il discepolo si apre alla
luce della fede.
E' grazie a quella luce che tutto
acquista senso
e lo croce appare nel fulgore
della tua resurrezione.
E' grazie a quella luce che il
dolore e la tristezza
si mutano in gioia
e un'audacia nuova percorre il
cuore.
AMEN!
2^ Domenica di Pasqua
La Preghiera
da Sdp
436
La professione di fede di Tommaso
squarcia oggi, Gesù, i nostri
silenzi,
dissolve i nostri dubbi,
vince le nostre ultime resistenze.
E ci proietta nel mondo della
fede,
con uno slancio colmo d'amore.
Non è facile né immediato
credere alla tua resurrezione,
soprattutto dopo aver vissuto in
prima persona
gli eventi dolorosi della tua
passione e morte.
Eppure tu ci prendi per mano
come hai fatto con Tommaso.
a offri lo tua presenza,
ci fai dono della tua pace.
Tu immetti nella nostra esistenza
il soffio del tuo Spirito
che dischiude orizzonti nuovi
di compassione e di misericordia.
Tu ci mostri i segni indelebili
della tua sofferenza,
ma anche del tuo amore smisurato.
E ci inviti ad abbandonarci
senza alcuna reticenza
alla tua grazia che rigenera.
E' proprio allora che avvertiamo
il bisogno di dirti con
semplicità
quanto sei importante per noi:
alle tue mani affidiamo questa
nostra vita
perché tu ci conduca alla
pienezza
e alla gioia dell'eternità.
AMEN!
3^ Domenica di Pasqua
La Preghiera
da Sdp
436
Il passaggio è inevitabile
per tutti coloro che desiderano
arrivare alla fede:
è nelle Scritture, infatti, che
si trova
una luce che rischiara gli eventi
dolorosi
della tua passione e morte, Gesù,
e permette di cogliere il senso
di un percorso
altrimenti oscuro e
indecifrabile.
Ecco perché tu apri lo mente dei
discepoli
all'intelligenza del testo sacro:
grazie ad essa, infatti,
ci è possibile scorgere l'amore
di Dio che si rivela
nel tuo dono totale.
Veramente, Gesù,tu hai offerto
tutta lo tua vita fino in fondo,
senza nulla trattenere per te.
E lo resurrezione è il sigillo
che il Padre ha posto
su quella che, a prima vista,
poteva sembrare lo vicenda prevedibile
del perdente di turno,
dell'ingenuo e dello sconfitto.
No, lo via della croce
è il percorso scelto da Dio
per venire incontro all'umanità,
a costo di essere anche rifiutato
e ucciso,
nella certezza che solo l'amore
può salvare veramente il mondo.
AMEN!
4^ Domenica di Pasqua
La Preghiera
da Sdp
436
Sei tu, Gesù il Buon Pastore:
ognuno di noi è prezioso ai tuoi
occhi
tanto che non hai esitato a
versare il tuo sangue.
E' questo che ci da lo certezza
del tuo amore totalmente
gratuito:
non è nessun calcolo a guidare lo
tua relazione con noi,
ma solo un amore smisurato
che ti conduce ad esporti in
prima persona
per difenderci dal male.
Se; tu, Gesù, il Buon Pastore:
tu ci conosci fin nel profondo
con uno sguardo colmo di benevolenza
e compassione.
Davanti a te noi sappiamo di
poter stare con fiducia,
senza nascondere le nostre
fragilità,
le nostre debolezze e le nostre
ferite.
Nulla, infatti, ti è ignoto
di quello che passa per l'anima
e proprio per questo, assieme a
te,
possiamo affrontare senza paura
anche i percorsi più difficili.
Sei tu, Gesù, il Buon Pastore:
lo tua voce ha un timbro unico
capace di raggiungere le zone più
profonde
de"a nostra esistenza, e di
destare in noi
il desiderio di seguirti.
AMEN!
5^ Domenica di Pasqua
La Preghiera
da Sdp
436
Ognuno di noi desidera, Gesù,
che lo sua vita sia feconda
e porti frutto buono e
abbondante.
Ognuno di noi vorrebbe sfuggire
ad una sterilità
che rende inutile e mortifica lo
sua esistenza.
Ognuno di noi si attende di poter
esprimere
il meglio di se stesso,
quanto di più prezioso e nobile
si porta dentro.
Eppure tutto questo non è
possibile
se non rimaniamo uniti a te,
se ci lasciamo afferrare
dall'illusione di poter fare da
soli,
contando unicamente sulle nostre
forze.
Liberami, dunque, Signore,
dall'orgoglio che non mi permette
di riconoscere le mie debolezze.
Liberami dalla presunzione di non
aver bisogno
di te e degli altri,
della tua grazia e del loro
aiuto.
Donami lo gioia di accogliere
con rinnovata riconoscenza
lo linfa vitale che tu immetti
nel circuito della vita.
Donami lo perseveranza che mi
induce
a rimanere attaccato a te
anche quando arriva il tempo
doloroso della potatura
e non solo lo festa del raccolto.
AMEN!
14^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Sdp
437
Dovrebbe essere un ritorno in grande stile
nel tuo villaggio, Gesù.
Già ti accompagna la fama dei
miracoli compiuti
e alla tua parola sono
riconosciute
una saggezza e una forza
speciali.
Ma le cose vanno ben
diversamente...
Se ci sono, almeno all’inizio,
ammirazione e stupore,
poi si manifestano dubbi e
incomprensioni.
Perché? Perché un’accoglienza del
genere?
Perché un’incredulità che blocco
la forza prodigiosa del tuo amore
che risana e rialza?
A suscitare scandalo tra i tuoi
compaesani,
tra quanti credono di conoscerti
da sempre,
è proprio il fatto che ti
ritengono
uno di loro, come loro.
E pare impossibile che Dio parli
ed agisca
non attraverso personaggi
altolocati,
o dignitari prestigiosi,
o capi di famiglie sacerdotali,
ma per mezzo di un uomo che ha
condiviso
in tutto e per tutto la loro
esistenza.
Aiutami, Gesù, ad accogliere
con gioia e gratitudine l’azione
dello Spirito
anche quando mi sorprende.
AMEN!
15^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Sdp
437
Tu invii i tuoi discepoli in missione
e trasmetti loro il tuo potere,
Gesù.
Il potere di guarire e di
liberare
non lo tieni gelosamente per te,
ma ne fai partecipi gli operai
del Vangelo.
Affidi a loro la tua Parola
e chiedi di proclamarla con uno
stile particolare:
totalmente disarmati,
privi di mezzi e di sostegni,
di risorse che diano una qualche
sicurezza.
Ciò che conta più di ogni cosa
è infatti la forza della parola
deposta nelle loro mani.
E’ questa parola che è capace
di scandagliare i cuori e di
chiamarli a conversione.
E’ questa parola che porta in sé
una fecondità imprevista,
un lievito buono che trasforma
la storia di ogni creatura.
E’ questa parola che spezza ogni
catena e laccio
che ci tengono prigionieri.
E’ questa parola che disegna
in mezzo alle tenebre più
profonde
i sentieri della speranza.
Davanti a questa parola che lo
raggiunge,
ognuno è chiamato a prendere
posizione
e ad assumere la sua propria
responsabilità.
AMEN!
16^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Sdp
433
L’urgenza di portare a tutti
la Buona Novella del Regno
non comporta alcun affanno, Gesù,
e nemmeno ansia e impazienza.
E’ un seme buono quello che
viene deposto nel terreno dei
cuori.
Se viene accolto produrrà
un frutto abbondante,
al di là di qualsiasi più rosea
attesa.
La carica di compassione, bontà e
misericordia
che porta con sé scatena un
dinamismo
che trasforma e trasfigura.
Ecco perché ora, Gesù,
tu chiedi ai tuoi di venire in
disparte e riposarsi.
La tenerezza che provi per le
folle,
smarrite e disorientate, la usi
anche a loro,
provati dalla lotta contro il potere
del male,
dalla fatica che comporta
l’annuncio del Vangelo,
l’incontro con tante persone,
con le sofferenze e i problemi
che segnano la loro esistenza.
Così chiedi ai tuoi discepoli
di rimanere con te,
di gustare quella gioia
di cui tu sei la sorgente
inesauribile.
AMEN!
17^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
438
La tua domanda, Gesù,
probabilmente coglie di sorpresa
l’apostolo Filippo.
Una somma consistente non sarebbe
bastata
a sfamare quella grande folla.
Ma è proprio partendo
da questa constatazione
realistica
che tu mostri come il problema
possa essere risolto in altro
modo,
Cinque pani d’orzo e due pesci:
ecco quello che ti viene posto
tra le mani.
Ed è per quel dono che tu rendi
grazie
e cominci a distribuire
pane e pesci alla gente.
La “ricetta” che tu ci suggerisci
non ha niente a che fare con il
denaro
perché in fondo non è quella
la vera soluzione.
E’ il dono di un ragazzo
che innesca la catena
di una sorprendente solidarietà.
Ed è la forza dell’amore,
un amore straordinario che
sprigiona da te,
a compiere Ho segno prodigioso.
Riusciremo mai a donarti, o Gesù,
i nostri cinque pani e i due
pesci?
Saremo capaci di condividerli
perché avvenga il miracolo?
AMEN!
18^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
438
Tu offri un segno, Gesù, perché la folla raggiunga
la realtà meravigliosa del tuo
dono.
Offri un pane che può sfamarli
e saziarli per un giorno
perché desiderino quel Pane che
trasmette la vita eterna.
Fai fiorire una stupenda
esperienza di condivisione,
un anticipo dei tempi messianici,
perché avvertano la voglia
di partecipare alla gioia
del giorno senza tramonto.
Eppure, ieri come oggi, gli
uomini
Rimangono attaccati alle realtà
terrene
e si rifiutano di compiere
il salto verso i beni eterni.
Sì, siamo fatti in modo strano.
Tu ci fai intravedere
una pienezza inimmaginabile
e noi restiamo saldamente
ancorati
ai bisogni quotidiani.
Tu ci inviti a solcare il mare
aperto
per immergerci nella profondità
della vita divina,
e noi ci condanniamo al piccolo
cabotaggio.
Tu desti in noi l’attesa
di qualcosa di grande, capace di
trasformare
questa nostra esistenza,
e noi ti chiediamo di rimediare
alle piccole angustie che ci
assillano.
AMEN!
19^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Spd
430
Le tue affermazioni sconcertano, Gesù:
come posso accettare che tu sia
disceso dal cielo?
Conoscono bene la tua famiglia,
i tuoi parenti, il tuo villaggio.
La tua vita finora è stata
terribilmente simile alla loro.
Ecco perché non vogliono credere
che Dio li raggiunga attraverso
un uomo
che ha vissuto tra loro, senza
sconti e senza privilegi,
condividendo le loro fatiche,
le loro pene e le loro
soddisfazioni.
Così, nella vana attesa di un
salvatore
paracadutato direttamente dal
cielo,
essi si negano ad una gioia
e a una pienezza che li raggiunge
nella semplicità dell’esistenza
quotidiana.
Strano comportamento, Gesù,
che già annuncia il rifiuto
che ti colpirà in modo
inesorabile.
Sì, perché un Dio che si fa uomo
risulta terribilmente scomodo e
ci obbliga a rivedere
le idee che ci siamo fatti di
lui,
le maschere che abbiamo costruito
e applicato al suo volto.
Tu ti offri come un Pane
che trasmette la vita eterna,
tu accetti di spezzarti, di
morire
perché possiamo partecipare alla
tua pienezza.
AMEN!
Assunzione di Maria
La Preghiera
da SdP
438
La tua gioia, Maria,
è la gioia dei poveri che
affidano la loro vita
alle mani di Dio
perché egli possa realizzare il
suo piano di salvezza.
La tua gioia, Maria,
è la gioia degli umili che
ospitano Dio
nella vita di ogni giorno,
con cuore semplice e generoso,
e si rallegrano dl poterlo
servire
senza pretendere riconoscimenti.
La tua gioia, Maria,
è la gioia degli affamati,
colmati di doni,
saziati al di là delle attese,
raggiungi da una pienezza
sconosciuta.
La tua gioia, Maria,
è la gioia dei credenti che
accolgono la Parola,
sicuri che si compirà,
pronti a realizzarla nella loro
esistenza.
La tua gioia, Maria,
è la gioia di chi spera in Dio,
e riconosce con stupore i prodigi
del suo amore.
La tua gioia, Maria,
è la gioia dl chi si è messo
interamente,
corpo e anima,
a disposizione di Dio
e viene trasfigurata dalla sua
bellezza.
AMEN!
20^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
438
Mangiare e bere:
due azioni, Gesù, che sembra
non abbiano molto a che fare con
la nostra fede.
Eppure, stranamente, è proprio quello
che proponi a quanti desiderano
entrare in comunione con te.
Tu ci chiedi di compiere due
gesti semplici
che vengono dalla nostra
esistenza fisica.
Sì, siamo uomini e donne, che,
per vivere,
hanno bisogno di cibo e di
bevande.
Ma questa volta il nutrimento
è il tuo stesso corpo,
la tua carne offerta in
sacrificio,
e a dissetarci è quel sangue
che hai versato dalla croce.
E’ attraverso di essi
che ogni distanza viene
annullata:
tu rimani in noi e noi in te.
Abitati dalla tua presenza,
siamo trasformati nel profondo
al punto da scoprire, con gioioso
stupore,
che tu vivi in noi e noi viviamo
per te.
E’ la straordinaria esperienza
che si rinnova ad ogni
Eucaristia,
è l’appuntamento di grazia
che di domenica in domenica
cambia ognuno di noi
in un essere nuovo, cittadino del
cielo.
AMEN!
21^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Sdp
438
Sia chiaro a tutti:
tu non trattieni nessuno,
non corri dietro al consenso,
non sei vittima dei sondaggi,
non cerchi approvazione a tutti i
costi.
No, Gesù, tu lasci ognuno del
tutto libero di rifiutarti, e,
addirittura, di non vederti
neppure.
Viene, prima o poi, il momento
in cui ognuno deve prendere una
decisione difficile:
abbandonarsi a te,
mettere la sua vita nelle tue
mani,
correre l’avventura della fede,
oppure lasciar perdere,
per non correre rischi, per stare
tranquilli.
E’ vero: la tua parola talvolta è
dura,
e ci obbliga a prendere
vie inesplorate e sentieri ardui.
Eppure solo questa parola ci fa
entrare nella verità,
e sospinge l’esistenza
all’approdo di una gioia senza fine.
Lo tua parola è esigente
e ci spinge a decidere,
con gioiosa fiducia e senza
rimpianti,
con la determinazione di chi
imbocca risolutamente una strada,
stretta e impervia,
ma già pregusta il sapore
di una pienezza smisurata.
AMEN!
22^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Sdp
438
Tu sai bene, Gesù, dove sta veramente il pericolo
e non ti lasci impressionare
da chi si ostina a compiere
riti di purificazione per
liberarsi dal male
che proviene dall’esterno.
Non è da quello, infatti,
che dobbiamo guardarci,
ma dalla cattiveria che esce
dal profondo del nostro cuore
e rivela un’esistenza deturpata e
devastata.
Tu chiami per nome, Gesù,
i diversi aspetti,
le multiformi sembianze che
assume questo male,
capace d’inquinare e rovinare seriamente
questa nostra vita.
Dal nostro cuore, infatti,
possono uscire gesti e parole
ispirati da vendetta e astio,
da invidia e gelosia,
da malvagità e tradimenti,
da voglie insane e piaceri
sconsiderati,
dalla superbia e dall’orgoglio.
Ecco il nome di quelle malattie
che ci devono impensierire.
Ecco su cosa concentrare
i nostri sforzi e il nostro
impegno,
se veramente desideriamo
accogliere il tuo Vangelo.
AMEN!
23^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Sdp
439
Ci sono condizioni che appaiono ineluttabilmente bloccate
e sembra che non ci sia proprio
nulla da fare, Gesù.
Del resto, come affrontare
l’impossibilità
d’intendere la Parola che ci
raggiunge
e l’incapacità di dar voce
a quel che passa per l’anima?
Non rimane che rassegnarsi,
allora,
ad una chiusura a doppia mandata
che impedisce qualsiasi comunicazione?
E cosa fare quando c’è una
sordità
che ci rende impenetrabili alla
voce stessa di Dio,
alla tua Buona Novella,
quando un mutismo ostinato
impedisce qualsiasi risposta
all’amore che tu ci offri?
Ecco perché tu sei venuto:
per guarirci nel profondo,
per donarci una possibilità
insperata
di vivere in comunione con te e
con il nostro prossimo,
di proclamare con gratitudine i
tuoi gesti di salvezza
e per rispondere con l’intera
esistenza
ai doni smisurati della tua
grazia.
Pronuncia, dunque, anche su di
noi
Il tuo “effata” perché si aprano
finalmente i miei orecchi
e la mia lingua dica tutta la
gioia
che invade i miei giorni.
AMEN!
24^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
439
Quante volte anch’io, come Pietro,
ti ho riconosciuto con gioia
come il Cristo, il Figlio venuto
a salvare il mondo.
E tuttavia basta poco
per incrinare il mio entusiasmo:
appena tu cominci ad annunciare
il passaggio doloroso e angusto
che hai attraversato e proponi
anche a me,
subito mi lascio afferrare dalla
paura
e quasi pretendo
di farti cambiare itinerario.
Sì, lo ammetto: sono allergico
alla sofferenza e alla croce,
al rifiuto violento che investe
la mia persona e la mia vita,
e non me la sento di andare
incontro
all’insuccesso e al fallimento,
all’abbandono e alla
solitudine...
Ma non esiste proprio la
possibilità
di raggiungere per un’altra via
la luce radiosa della resurrezione?
Devo proprio sprofondare nel
gorgo oscuro della morte
per approdare alla pienezza
di una comunione senza fine?
Gesù, non abbandonarmi a tutte
queste paure,
non permettere che a parlarmi
siano le tenebre e l’angoscia,
ma una fiducia colma di speranza!
AMEN!
25^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
Da Sdp
439
Potrei anche tentare, Gesù, di raggiungere gli ultimi posti,
di diventare il servo di tutti,
di consacrare energie e risorse
alla loro riuscita, al loro bene.
Non sarebbe facile, lo ammetto:
si tratterebbe di morire al mio
orgoglio,
alla mia superbia, al mio bisogno
insano di emergere,
di primeggiare, d’impormi
all’attenzione di tutti e alla
stima di tutti.
Ma se poi veramente si
dimenticano di me,
se poi finiscono con il prendermi
come il debole di turno,
l’ingenuo e il buono che riescono
a sfruttarmi
per il loro successo?
Ecco quello che tempo più di
tutto:
che si dimentichino di me,
delle mie doti e delle mie
capacità,
che non mi circondino più del
loro apprezzamento.
della loro considerazione,
del loro consenso.
Mi metterei anch’io a servizio
con contratto a tempo
determinato,
se avessi la sicurezza di guadagnarmi
uno scatto consistente di
carriera.
E invece tu mi chiedi di farlo a
tempo pieno,
fino in fondo e senza limiti,
sicuro che tu non mi
abbandonerai.
AMEN!
26^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
Da Sdp
439
Siamo talmente affezionati alle nostre etichette,
ai nostri registri ed elenchi,
che ci balza subito all’occhio,
Gesù,
chi non è dei nostri, chi non
appartiene
al nostro gruppo e alla nostra
comunità.
E subito investiamo zelo ed
energie
per bloccarlo immediatamente,
per impedirgli di agire nel tuo
nome.
Del resto ci chiediamo:
dove andremo a finire se gli
estranei usurpano
le tue parole e i tuoi gesti,
un tesoro di cui noi solamente
ci consideriamo eredi
autorizzati?
Tu non sembri condividere
il nostro comportamento
e ci chiedi di usare
determinazione e coraggio
in tutt’altro senso:
nello sradicare risolutamente il
male
che ha attecchito nel nostro
cuore,
nelle decisioni e negli
atteggiamenti,
in tutto ciò che scandalizza i
poveri e i piccoli.
Gesù, donami la tua saggezza
e liberami dalla fretta
nel giudicare gli altri.
AMEN!
27^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Sdp
439
Ti prendono per un consulente legale
e vorrebbero forzarti, Gesù,
ad entrare in una disputa
giuridica sulla quale
erano già scorsi fiumi di
sentenze di maestri illustri.
Tu invece fai appello al progetto
di Dio,
quale appare limpidamente
attraverso la sua parola.
E’ Dio stesso, infatti, che
s’impegna
a congiungere un uomo e una
donna,
a farli diventare una carne sola.
E’ Dio stesso che li rende
un segno evidente e tangibile
del suo amore indissolubile,
fecondo e fedele.
Possiamo allora attentare con
leggerezza e capriccio
all’opera stessa di Dio?
Possiamo prendere a pretesto
la nostra fragilità e debolezza,
i nostri limiti, il nostro
peccato,
per chiedergli di cambiare il
disegno apportatore
di una gioia autentica, di una
comunione solida,
di una pienezza consolante?
Tu non minacci né giudichi, Gesù,
ma vuoi spalancare
davanti agli sposi che credono in
te
una possibilità medita,
quella di vivere, per tua grazia,
un amore che resiste al tempo.
AMEN!
28^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Spd 439
L’intenzione era buona:
“ricevere in eredità la vita
eterna”,
e il suo comportamento risultava
del tutto ineccepibile.
Ma tu gli hai chiesto, Gesù,
qualcosa che ha bloccato sul
nascere
ogni entusiasmo, ogni velleità:
“Vendi quello che hai e dallo ai
poveri.
Poi vieni e seguimi”!
Così la sua disponibilità
si è mutata in tristezza,
il suo volto aperto e limpido
si è improvvisamente oscurato,
e la ragione ci viene subito
svelata:
“possedeva molti beni».
Ecco perché le tue parole, Gesù,
rivolte a tutti i discepoli,
diventano franche e senza
equivoci:
la ricchezza costituisce un serio
pericolo
per chi vuole entrare nel Regno.
Da strumento, infatti, finisce
spesso
col diventare un padrone:
assoggetta il cuore e lo rende
incapace di vivere
un’autentica libertà,
costituisce una prigione dorata
dalla quale non si riesce ad
uscire
se non a prezzo di gesti
colmi di determinazione,
e soprattutto impedisce di vedere
coloro che attendono una
condivisione generosa.
AMEN!
29^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da Sdp
441
In questi duemila anni, quante volte, Gesù,
abbiamo tradito la consegna che
ci hai affidato?
Quante volte le nostre chiese
hanno preso
come riferimento la logica di
questo mondo,
invece di segnalarsi per una
radicale
e sorprendente evangelica
originalità?
Eppure tu hai tracciato la via in
modo chiaro,
senza ombra di equivoco, quando
ti sei fatto
servo di tutti e hai donato la
tua vita...
Mi guardo allo specchio, Gesù,
esamino le mie scelte e i miei
atteggiamenti,
le decisioni piccole e grandi
che imprimono una direzione
alla mia esistenza, alla mia
storia.
E resto senza parole, confuso e
pieno di vergogna,
perché mi ritrovo somigliante a
Giacomo e Giovanni
e a tutti i rampanti, ai
carrieristi di ogni epoca,
agli scalatori del successo...
Eppure tu non ci hai regalato
un’illusione e un sogno
impossibile!
Ci sono uomini e donne che hanno
realizzato il tuo stile,
reso concreto il tuo progetto...
Liberami, Gesù, da tutto ciò
che mi tiene prigioniero di
vecchie catene...
AMEN!
30^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
441
Ha gridato, Bartimeo, con tutta la sua voce.
Ha continuato a farlo anche
quando
volevano ridurlo al silenzio.
Ti ha gridato la sua fede,
ha invocato la tua misericordia,
ti ha chiesto di fermarti,
di strappano dalla sua condizione
di cieco, di mendicante.
Perché, Gesù, non ho anch’io il
coraggio di gridarti
il mio desiderio di essere
guarito, sanato,
di poter finalmente vedere la
luce?
Donami, dunque,
lo stesso coraggio di Bartimeo,
donami la sua ostinazione nel
chiederti di intervenire,
ma anche la determinazione con
cui
abbandona ogni cosa
per balzare e venire da te.
Donami la sua fiducia
che non s’arrende al primo
ostacolo,
donami la sua freschezza
nel domandarti di essere tolto
dal dominio delle tenebre
e consegnato di nuovo alla luce.
E donami anche la gioia
di poterti seguire senza
Incertezze
sulla strada che porta a
Gerusalemme.
AMEN!
Solennità di Tutti i Santi
La Preghiera
da SdP
441
Agli occhi dei potenti della terra
non contano nulla, Gesù,
eppure sono loro, i poveri, i
cittadini del mondo nuovo,
destinato a durare per
l’eternità.
Secondo la logica del benessere
hanno avuto un’esistenza
fallimentare,
tormentata da sofferenze e
traversie,
eppure, Gesù, sono loro, coloro
che piangono,
ad essere consolati da Dio
stesso,
fonte della loro gioia eterna.
A sentire i violenti, coloro che
s’impongono
anche quando hanno torto marcio,
sono stati dei deboli,
incapaci di difendere i loro
diritti,
eppure, Gesù, sono loro, i miti,
che diventeranno gli eredi della
terra.
Ad ascoltare quelli che occupano
le stanze del potere
sono stati gl’illusi di turno,
eppure, Gesù, sono loro quelli
che hanno
fame e sete di giustizia e
vedranno saziata ogni loro attesa.
Alcuni li hanno sempre accusati
di buonismo,
di eccessiva comprensione, di non
aver saputo reagire al male,
eppure, Gesù, sono loro, i
misericordiosi,
che verranno accolti nelle tenere
braccia di Dio.
Sì, coloro che sperimenteranno la
gioia dell’eternità,
i santi di ieri e di oggi,
sono quelli che hanno percorso e
percorrono
la tua stessa strada, confidando
in te.
AMEN!
31^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
441
Le regole possono essere tante,
molteplici i codici che regolano
questo o quel settore della vita,
ma i punti di riferimento
non possono essere che pochi e
solidi,
autentici muri portanti della
nostra esistenza.
Tu, Gesù, estrai dall’Antico
Testamento
i due comandamenti dell’amore e
li offri,
uniti insieme, a coloro che
desiderano
percorrere la tua via, muniti di
sicura bussola.
Così l’Amore per Dio, considerato
come l’Unico
e adorato con tutto il cuore,
l’intelligenza e la forza,
e l’amore per il prossimo,
riconosciuto uguale a noi per
dignità e diritti,
diventano lampade
che rischiarano il cammino,
il faro sicuro che ci guida anche
in mezzo alle tempeste
nelle tante situazioni complicate
di questa nostra vita.
Aiutaci, allora, Gesù a non
perdere di vista
quello che è essenziale
per correre dietro a
disquisizioni
che giustificano i nostri
istinti,
i nostri interessi, i nostri
egoismi.
Aiutaci a vagliare ogni cosa
con il criterio dell’amore.
AMEN!
32^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
da SdP
441
Tu hai buoni occhi, Gesù,
e sai subito distinguere
la generosità autentica dall’esibizione
plateale,
il gesto con cui si dona il
superfluo
e quello che impegna
l’essenziale,
tutto ciò che si ha per vivere.
In effetti solo i poveri sono
capaci
di autentica solidarietà
perché disposti a condividere
privandosi del necessario.
Sono loro che vivono fino in
fondo
la follia consolante dell’amore
che offre quanto ha o
disposizione,
senza tanti calcoli.
Insegnami, Signore,
a fare come la vedova,
a donarti non gli scampoli,
ma il cuore della mia esistenza,
a metterti al centro e non alla
periferia dei miei pensieri.
Insegnami, Signore,
a spartire con i miseri
non gli avanzi, gli abiti smessi,
le cose fuori moda,
ma quello che sta nel mio piatto,
gli indumenti nuovi, ciò a cui
tengo veramente.
E apri lo mia anima
alla gioia che non viene meno,
quella che si sperimenta
più nel dare che nel ricevere.
AMEN!
33^ Domenica del tempo ordinario
La Preghiera
Da Sdp
441
Tu non vuoi che perdiamo tempo
dietro profezie strane,
né che ci lasciamo infatuare
da complicati calcoli
astrologici.
Questo mondo è destinato a
finire,
ma chi crede in te, Gesù,
sa di non andare incontro ad un
baratro oscuro
ma verso un compimento
destinato a portare una gioia
eterna.
Sì, tu ci inviti ad essere
pellegrini su questa terra
perché cittadini di un altro
mondo,
impegnati a realizzare quaggiù
la giustizia e la solidarietà
e nello stesso tempo certi che,
solo per dono di Dio,
potremo vedere quella pace,
quella fraternità, quella
condivisione
che nulla potrà mai infrangere.
Anzi, tu ci chiedi di affrontare
i passaggi cruciali e i momenti
dolorosi,
i cambiamenti epocali e le
situazioni difficili
con la serena certezza
di essere nelle mani dl Dio
perché è lui che guida la storia
degli uomini.
Donaci, dunque, Gesù,
di vivere con operosa speranza
nell’attesa di quel giorno
in cui tu ritornerai nella
gloria.
AMEN!
Cristo Re dell’Universo
La Preghiera
da Sdp 441
C’è una regalità che non ha bisogno
di esibire insegne luccicanti,
né di imporsi con la forzo.
C’è un potere che non ricorre
all’uso della violenza
e tuttavia trasforma in
profondità
il corso degli eventi solo
attraverso l’amore.
Ti sei Re, Gesù, e lo dichiari
davanti al procuratore romano,
a costo di apparire un illuso,
perché non corrispondi per nulla
all’immagine del potente di
turno.
In quel momento, in effetti
sembra che sia Ponzio Pilato
a poter disporre della tua vita
solo perché può decidere
di farti morire sulla croce.
Ma a considerare gli avvenimenti
con uno sguardo profondo
l’apparenza non inganna più.
Questa nostra storia ha visto
sgretolarsi inesorabilmente
Il mondo costruito con le armi
delle legioni
E ha registrato la forza
dirompente
del tuo amore disarmato.
Non eri tu, dunque, il debole,
né lo sconfitto, né il perdente,
e la tua croce ha costituito
il segno inequivocabile del
fallimento:
proprio attraverso di essa tu hai
tracciato
un corso nuovo all’umanità.
AMEN!
Nessun commento:
Posta un commento