Amicizia = Amore




“ Se mi avesse insultato un nemico,
l’avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me 
un avversario, 
da lui mi sarei nascosto.
Ma sei tu, mio compagno, 
mio amico e confidente; 
ci legava una dolce amicizia, 
vero la casa di Dio camminavamo in festa.”                                    
                                          ( Salmo 55,13-15) 
 
"Una delle felicità dell'amicizia è sapere a chi confidare un segreto" 
 
(A. Manzoni) 
 
 
Per un amico fedele, non c'è prezzo,

non c'è peso per il suo valore.

Un amico fedele è un balsamo di vita,

lo troveranno quanti temono il Signore.

Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia,

perché come uno è, così sarà il suo amico.
(Siradice 6, 15-17)
 
 
 "Amicizia : 
 
un incontro di due menti, di due cuori ... 
una sola anima in due corpi".
                                                                          (Aristotele)
 
 
                                                                              
 
 
 

  INDICE  

Amare
L'Amore
L'isola dei Sentimenti 
Perchè le persone gridano?
Il cucciolo
Il cuore
Il cuore più bello
Sull'Amicizia
Una storia d’amicizia
L'Amicizia
Felicità e dolore
 Cos'è un amico?  
Come si mantiene un'amicizia?
Amico mio



Amare

Amare è una parola sconvolgente:
è interessarsi veramente a qualcuno; 
è rispett
arlo com’è, con le sue ferite,
le sue tenebre e la sua povertà, 
ma anche con le sue potenzialità,
con i suoi doni nascosti; 
è credere in lui; 
è nutrire verso di lui una speranza folle; 
è gioire della sua presenza e
della bellezza del suo cuore, 
anche se resta ancora nascosta. 


(Padre Jean Vanier)   

 
L'Amore 

Una bambina torna dalla casa di una vicina alla quale era appena morta, in modo tragico, la figlioletta di otto anni. "Perché sei andata?" le domandò il padre. "Per consolare la sua mamma". "E che potevi fare, tu così piccola, per consolarla?" "Le sono salita in grembo e ho pianto con lei". 

Se accanto a te c'è qualcuno che soffre, piangi con lui. Se c'è qualcuno che è felice, ridi con lui. 
Amare è partecipare, completamente, con tutto l'essere. 
L'amore sconvolge tutte le regole della matematica. 
Perché è l'unico tesoro che si moltiplica per divisione.
E' l'unico dono che aumenta quanto più ne sottrai. 
L'amore sconvolge tutte le regole dell'economia. 
Perché è l'unica impresa nella quale più si spende e più si guadagna. 
Regalalo, buttalo via, spargilo ai quattro venti, vuotati le tasche e domani ne avrai più di prima. 


   L’isola dei Sentimenti   

C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere...così come tutti gli altri, incluso l'Amore.
Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare, allora
prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l'Amore volle aspettare fino
all'ultimo momento.
Quando l'isola fu sul punto di sprofondare, l'Amore decise di chiedere aiuto.
La Ricchezza passò vicino all'Amore su una barca lussuosissima e l'Amore le disse:
"Ricchezza, mi puoi portare con te?"
"Non posso c'é molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te."
L'Amore allora decise di chiedere all'Orgoglio che stava passando su un magnifico
vascello: "Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?"
"Non ti posso aiutare, Amore..." - rispose l'Orgoglio, "qui é tutto perfetto, potresti
rovinare la mia barca".
Allora l'Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto: "Tristezza ti prego, 
lasciami venire con te. "Oh Amore" - rispose la Tristezza - "sono così triste
che ho bisogno di stare da sola".
Anche il Buon Umore passò di fianco all'Amore, ma era così contento che non sentì
che lo stava chiamando.
All'improvviso una voce disse: "Vieni Amore, ti prendo con me!"
Era un vecchio che aveva parlato.
L'Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome
al vecchio. Quando arrivarono sulla terraferma, il vecchio se ne andò.
L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi
chi mi ha aiutato?"
"E’ stato il Tempo" - rispose il Sapere.
"Il Tempo?" - si interrogò l'Amore - "Perché mai il Tempo mi ha aiutato?".
Il Sapere pieno di saggezza rispose: "Perché solo il Tempo è capace di comprendere
quanto l'Amore sia importante nella vita". 

 



Perché le persone gridano?


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" disse uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò:
"Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto.
Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare.
Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro.
D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate?
Loro non gridano, parlano soavemente.
E perché?
Perché i loro cuori sono molto vicini.
La distanza tra loro è piccola.
A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi.
I loro cuori si intendono.
E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo:
"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino,
non dite parole che li possano distanziare di più,
perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta
che non incontreranno mai più la strada per tornare."
                                                                                                           (Gandhi)  



Il cucciolo
 
Il proprietario di un negozio di animali stava mettendo sulla porta un cartello, che
diceva: “CUCCIOLI IN VENDITA”
 Questo tipo di annunci sempre attraggono la curiosità
dei bambini, e ben presto un bambino apparve all’uscio del negozio chiedendo:
“Qual è il prezzo dei cuccioli?”
Il proprietario rispose: “Tra i 30 e i 50 euro.” 
Il bambino mise la mano in tasca e tirò fuori qualche moneta: 
“Ho solo 2,37 euro … li posso vedere?”
L’uomo sorrise e fece un fischio. 
Dalla parte posteriore del negozio sbucarono fuori un grosso cane seguito da cinque cuccioli saltellanti. 
Ma uno di quei cuccioli rimaneva sensibilmente indietro rispetto agli altri. 
Il bambino si accorse subito che quel cucciolo zoppicava, e lo segnalò al venditore:
“Cosa succede a quel cane?” chiese.
 L’uomo gli spiegò che quando il cucciolo nacque, il veterinario gli disse che
aveva un’anca difettosa e che avrebbe zoppicato per il resto della sua vita.
 Il ragazzino si emozionò tanto, ed esclamò: 
“Questo è il cucciolo che voglio comprare!”
L’uomo rispose: “No, tu non puoi comprare quel cucciolo zoppo ma se tu lo vuoi
veramente, io te lo regalo, per me questo cucciolo non ha alcun valore”.
Il ragazzino rimase disgustato all’udire quella risposta, e guardando dritto negli
occhi quell’uomo, gli disse: 
“Io non voglio che tu me lo regali. Quel cucciolo vale tanto quanto gli altri cagnolini, io te lo pagherò al prezzo completo. Adesso io ti do i miei 2,37 euro, e dopo ti darò 50 centesimi ogni settimana fino a quando non lo avrò pagato del tutto. “
L’uomo rispose: 
“Davvero tu non puoi comprare questo cucciolo, figliolo, non sarà mai in grado di correre, saltare e giocare come altri cuccioli.”
Il bambino si chinò e tirò su il pantalone per mostrare la sua gamba sinistra,
orribilmente storta, supportata da una grande protesi in metallo. 
Si voltò a guardare l’uomo e gli disse: “Bene, nemmeno io posso correre , e il cucciolo
avrà bisogno di qualcuno che lo capisca.”
L’uomo stava ora mordendosi le labbra, e i suoi occhi gli si riempirono di lacrime
… sorrise, e disse: 
“Figliolo, soltanto spero e prego che ciascuno di questi altri cuccioli abbia la fortuna di avere un padroncino come te.”
 
Nella vita non è importante chi sei, ma trovare qualcuno che ti apprezzi per quello
che sei, e che ti accetti e ti ami incondizionatamente così come sei.
  Il cuore  

Oggi, un bimbo mi chiede: 
"Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?".Io: "No, il cuore resta sempre nello stesso posto. A sinistra.."
Ed intanto penso...
..Poi, un giorno, crescerai. 
Ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare, davvero, nessun luogo.
Ti sale in gola, quando sei emozionato. 
O precipita nello stomaco, quando hai paura, o sei ferito.
Ci sono volte in cui accelera i suoi battiti, e sembra volerti uscire dal petto. 
Altre volte, invece, fa cambio col cervello.
Crescendo, imparerai a prendere il tuo cuore per posarlo in altre mani. 
E, il più delle volte, ti tornerà indietro un po' ammaccato. 
Ma tu non preoccupartene. Sarà bello uguale. 
O, forse, sarà più bello ancora. 
Questo, però, lo capirai solo dopo molto, molto tempo.
Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo più, un cuore. 
Di averlo perso. 
E ti affannerai a cercarlo in un ricordo, in un profumo, nello sguardo di un passante, 
nelle vecchie tasche di un cappotto malandato.Poi, ci sarà un altro giorno..... 
Un giorno un po' diverso... 
Un po' speciale.. 
Un giorno importante...
 
  Il cuore più bello  
C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone, diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno del suo paese.
Tutti quanti gliel'ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto.
Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse:
"Beh, a dire il vero.. il tuo cuore è molto meno bello del mio."
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti, della folla e del ragazzo.
Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dove dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene - così il cuore risultava tutto rattoppato. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio cuore e scoppiò a ridere:
"Starai scherzando!", disse. "Confronta il tuo cuore col mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime."
"Vero", ammise il vecchio "Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai a cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore.
Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi - e così ho qualche rattoppo, a cui sono affezionato, però: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso.
Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini.
Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che provo anche per queste persone.. e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro. Comprendi, adesso, che cosa sia la VERA bellezza?"
Il giovane era rimasto senza parole, e lacrime copiose gli rigavano il volto.
Prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi prese un pezzo del suo vecchio cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane.
Ci entrava, ma non combaciava perfettamente.
Il giovane guardò il suo cuore, che non era più "il cuore più bello del mondo", eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.


   Sull'Amicizia 

E un adolescente disse:
- Parlaci dell'Amicizia. 
E lui rispose dicendo: 
-Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. 
E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. 
E' la vostra mensa e il vostro focolare. 
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace. 
Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, 
né abbiate paura di contraddirlo. 
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore: 
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso 
con inesprimibile gioia. 
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi: 
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è 
più chiara dalla pianura. 
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito. 
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, 
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l'amico vostro. 
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena. 
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte? 
Cercatelo sempre nelle ore di vita. 
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto. 
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia. 
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
                  
                                                                       (Kahlil Gibran - Il Profeta)
Una storia d’amicizia 

Una storia racconta di due amici che camminavano nel deserto.
In qualche momento del viaggio cominciarono a discutere, e l’amico diede uno schiaffo all’altro, questi addolorato, ma senza dire nulla, scrisse nella sabbia:
“Il mio migliore amico oggi mi ha dato uno schiaffo”.
Continuarono a camminare, finché trovarono un’oasi, dove decisero di fare un bagno. L’amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare, ma il suo amico lo salvò.
Dopo che si fu ripreso, scrisse su una pietra:
“Il mio migliore amico oggi mi ha salvato la vita”.
L’amico che aveva dato lo schiaffo e aveva salvato il suo migliore amico domandò:
-Quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia, e adesso lo fai su una pietra. Perché?
L’altro amico rispose:
-Quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia, dove i venti del perdono possano cancellarlo.
Ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi, dobbiamo inciderlo nella pietra, dove nessun vento possa cancellarlo.
Impara a scrivere le tue ferite nella sabbia e a incidere nella pietra le tue gioie... 





  L'Amicizia  


Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia classe che stava tornando a casa da scuola. Il suo nome era Tom e sembrava stesse portando tutti i suoi libri. 
Dissi tra me e me:
-Perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di venerdì? Deve essere un ragazzo strano.
Ho scrollato le spalle e mi sono incamminato. Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro a Tom . Gli corsero addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo spinsero facendolo cadere nel fango ed i suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell'erba un paio di metri più in là. Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi. 
Mi rapì il cuore! 
Così mi incamminai verso di lui mentre lui stava cercando i suoi occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi. Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli: 
-Quei ragazzi sono proprio dei selvaggi, dovrebbero imparare a vivere”. 
Tom mi guardò e disse:-Grazie!
 C'era un grosso sorriso sul suo viso, era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine. 
Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva. Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi come mai non lo avessi mai visto prima, lui mi spiegò che prima andava in una scuola privata. 
Prima di allora non sarei mai andato in giro con un ragazzo che frequentava le scuole private. 
Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri. 
Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi se gli andava di giocare a football con i miei amici e lui disse di sì. 
Andammo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Tom mi piaceva così come piaceva ai miei amici. Arrivò il lunedì mattina ed ecco Tom con tutta la pila dei libri ancora. Lo fermai e gli dissi: 
-Ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli incredibili con questa pila di libri ogni giorno!
Rise e mi passò la metà dei libri.
Nei successivi quattro anni io e Tom diventammo amici per la pelle. 
Una volta adolescenti cominciammo a pensare al college, Tom decise per Columbia University e io per George Town. 
Sapevo che saremmo sempre stati amici e che la distanza non sarebbe stata un problema per noi. Tom sarebbe diventato un dottore mentre io mi sarei occupato di scuole di football. 
Tom era il primo della nostra classe e io l'ho sempre preso in giro per essere un secchione.
Tom doveva preparare un discorso per il diploma. 
Io fui molto felice di non essere al suo posto sul podio a parlare. 
Il giorno dei diplomi vidi Tom, aveva un ottimo aspetto. 
Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente trovato se stesso durante le scuole superiori. 
Si era un po' riempito nell'aspetto e stava molto bene con gli occhiali. 
Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano. 
Ragazzi, qualche volta ero un po’ geloso! 
Oggi era uno di quei giorni, vidi che era un po' nervoso per il discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi: 
-Ehi, ragazzo te la caverai alla grande! 
Mi guardò con uno di quegli sguardi , quelli pieni di gratitudine, e sorrise mentre mi disse: -Grazie. 
Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce: 
-Nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri. 
I genitori, gli insegnanti, gli allenatori ma più di tutti i tuoi amici. 
Sono qui per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che voi potete fare. 
Voglio raccontarvi una storia.
Guardai il mio amico Tom incredulo non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro. 
Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end. 
Raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola,così che la madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stava portando a casa tutte le sue cose. 
Tom mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso. 
-Ringraziando il cielo fui salvato, il mio amico mi salvò dal fare quel terribile gesto. 
Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni. 
Il ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più debole. 
Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso sorriso pieno di gratitudine. 
Non avevo mai realizzato la profondità di quel sorriso fino a quel momento. 
Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni. 
Con un piccolo gesto potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio.


  Felicità e dolore  


Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A uno dei due era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora, ogni pomeriggio, per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo ed il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando all'altro tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.
Le anatre e i cigni giocavano nell 'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall 'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla con gli occhi della sua mente, così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane.
Una mattina, l'infermiera di turno portò loro l'acqua e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.
Non appena gli sembrò opportuno, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera acconsenti ben volentieri, e dopo il cambio di letto ed essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto.
Essa si affacciava su un muro bianco
L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori di quella finestra. L'infermiera rispose che il suo amico morto era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. "Forse, voleva farle coraggio." disse.
Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.




 Cos'è un amico? 


Un bambino chiede alla madre:
"Mamma che cos'è un amico?"

"Un amico è chi ti conforta quando sei triste,

che ti ascolta quando parli,

che ride della tua gioia,e ti protegge, sempre." 

La madre parlava, ed il bimbo ascoltava,

quando ebbe finito di parlare domandò:

"Mamma come si tiene un amico"

La madre sorrise e disse:

"La vedi quella farfalla, prendila per le ali"
Il bimbo la prese, delicatamente.
"…Mamma mi dispiace, non voglio tenerla per le ali,
sembra triste, e pare che soffra" 
E così dicendo la lasciò andare,
la farfalla fece un giro intorno al bimbo e volò via.
"Mamma non capisco, era mia amica, perché è volata via da me"
La madre abbracciò il figlio stretto stretto ed esclamò
"Vedi figlio mio, un giorno anche tu te ne andrai da me,
come quella farfalla, anche se mi vuoi bene.
l'Amicizia è come l'Amore, non devi trattenerla,
ne soffocarla,deve essere libera di volare,
e se tu sarai stato giusto con lui, 
verrà da te,quando avrai bisogno di aiuto, 
di una parola di conforto, di ridere o giocare, verrà da te liberamente"
"Mamma, vuoi essere anche mia amica, ho bisogno di te"

La madre commossa disse:
"Sì figlio mio, per tutta la vita"

  Come si mantiene un'amicizia?  


Una madre e suo figlio stanno camminando sulla spiaggia. 
Ad un certo punto il bambino dice: "Mamma come si fa a mantenere un’amicizia?" 
La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: "Raccogli un po’ di sabbia." 
Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia finissima. 
La madre allora, sempre sorridendo: "Ora stringi il pugno…" 
Il ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che, più stringe,
più la sabbia gli esce dalla mano. 
"Mamma, la sabbia se ne scappa…" 
"Lo so, caro… Ora tieni la mano completamente aperta…" 
Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente. 
"Anche così non riesco a tenerla…" 
E la madre, sempre sorridendo: 
"Adesso raccogline un altro po’, e tienila con la mano aperta a cucchiaio…
così.. abbastanza chiusa per custodire, e abbastanza aperta per la libertà".
Il ragazzo riprova, e questa volta la sabbia non sfugge dalla mano, ed è protetta dal vento. 
"Ecco come far durare un’amicizia…"




 Amico mio 


Amico mio,
tu ed io saremo estranei alla vita 
e l’uno all’altro,
e ognuno a se stesso,
fino al giorno in cui
tu parlerai ed io ascolterò
Ritenendo che la tua voce
sia la mia voce
e quando starò zitto dinnanzi a te
pensando di star ritto davanti ad uno specchio .

                                      (Kahlil Gibran )







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